27 dicembre, 2014

Il mio lettore della sera


Andrea ha preso quest'abitudine: la sera, quando non esco, mi legge al telefono qualche pagina di un romanzo o di un libro di poesie. Una volta gli ho detto: "Amo gli uomini che leggono ad alta voce per me". Lui non l'ha scordato e siccome si trova a oltre 500 km, mi legge al telefono per ore.

Finora ha scelto testi che conosco bene, per cui dopo poche frasi indovino titolo e autore.
"Non vale! - commenta Andrea -. Come posso leggerti qualcosa di nuovo?".
Facile: "Devi andare su libri appena pubblicati o molto particolari!" gli spiego. Ai classici ci arrivo dall'incipit. Ai testi moderni più o meno noti: dallo stile, dalla storia o dal linguaggio.

- Ho trovato una cosa da leggerti: stavolta non indovini - afferma Andrea.
- Dammi un indizio - chiedo.
- Cile e Italia
- Neruda
- Uff! Ci hai azzeccato ancora...