09 dicembre, 2014

Il colpo di fulmine è confermato dalla scienza

Chi non crede al colpo di fulmine, deve ravvedersi. Secondo la scienza esiste ed è in grado di far innamorare una persona in un quinto di secondo. Lo rivela uno studio della Syracuse University pubblicato sul Journal of Sexual Medicine, come indica questo articolo. (Per correttezza devo dire di non essere riuscita a trovare l'abstract della ricerca). L'attimo che ti fa palpitare il cuore è legato alla produzione di sostanze chimiche e all'attivazione di 12 aree del cervello, quelle che ti regalano una sensazione di felicità al 100%. 

Posso affermare di aver provato questa sensazione. Alla vista di un uomo mi sono tremate le gambe. Ho barcollato. Stavo per svenire. Non riuscivo a connettere. Mi mancavano le parole e pensavo: "Adesso crederà che sono cretina". E' stata una bella sensazione, anche se non ha portato a una storia d'amore. Perché il tutto è accaduto soltanto a me.

Ma non sono l'unica in famiglia ad aver sperimentato il colpo di fulmine. E' capitato anche tra mia madre e mio padre. La mamma, quando ha visto papà, ha capito che lui sarebbe stato l'uomo della sua vita. Mamma non racconta volentieri i momenti del suo innamoramento, per cui ho dovuto sapere dalla zia come si è svolto il corteggiamento.

Innanzitutto, al primo appuntamento - un concerto di Mina - mamma e papà sono stati accompagnati dalle zie (mica si poteva lasciarli soli!). Nei giorni successivi mio padre ha inondato la casa di mia madre di fiori, mandando una quantità esagerata di rose.
"Non avevamo più vasi dove mettere tutti quei fiori - dice la zia - e a un certo punto li abbiamo sistemati nelle bacinelle del bucato. Non hai idea di quanti erano. Tantissimi!".

I fiori non sono stato l'unico mezzo per conquistare la mamma. Visto che mamma aveva appena finito gli studi universitari, papà ha pensato bene di mandarle un regalo per la laurea. Forse un po' eccessivo e costoso: un bracciale d'oro con rubini. Alla vista del dono, il nonno, il padre di mia madre, è andato su tutte le furie. "Come si permette quest'uomo a mandare un regalo del genere? Chi si crede di essere? Questa è una famiglia rispettabile". Mentre mamma rideva sotto i baffi.

La vicenda mi fa un po' sorridere. Altri tempi, gli anni Sessanta. Chi manda più un bracciale con rubini a una donna conosciuta da poco? Nessuno. In ogni caso, la tattica ha avuto l'effetto sperato: dopo un anno di fidanzamento, mamma e papà si sono sposati. E sono nata io.

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