10 dicembre, 2014

Ho conosciuto una famiglia felice


L'incipit di Anna Karenina è tra i miei preferiti: "Tutte le famiglie felici si assomigliano, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo". In una frase (che colpisce) è racchiusa una grande verità.

Una famiglia felice è quella in cui sono nata e cresciuta. Sono stata fortunata. Un'altra l'ho conosciuta da poco. Mi ha accolta in casa e dato affetto, pur non avendomi mai vista (aveva soltanto sentito parlare di me).
Paola, la padrona di casa, è stata gentile e comprensiva e la bimba ha preso subito confidenza. In genere, la piccola non ci avvicina agli estranei, ma ha visto dolcezza e bontà nei miei occhi, incluso la disponibilità a giocare, e mi ha considerata una sua amichetta.

Era la prima volta che incontravo Paola - sono amica del marito - e in quel breve periodo passato insieme lei ha capito tutto di me. "E' una persona pura" ha detto al marito. Incredibile. Le sono bastate poche ore per inquadrarmi. Perché è vero che ho un caratterino un po' ribelle, ma ho anche una bontà d'animo che oggi non si trova in giro. Sono trasparente (nel senso positivo della parola), mi manca la malizia, non ho nulla da nascondere. E probabilmente, come raccontavo a Gaia, non ho neanche un inconscio.

Ma alla fine, che cos'è un inconscio? Dalla definizione di Wikipedia:
"Il termine inconscio sta a indicare genericamente tutte le attività mentali che non sono presenti alla coscienza di un individuo. In senso più specifico, rappresenta quella dimensione psichica contenente pensieriemozioniistintirappresentazioni, modelli comportamentali, spesso alla base dell'agire umano, ma di cui il soggetto non è consapevole
Secondo questo concetto, sono quasi sicura di non avere un inconscio. So benissimo da cosa dipendono i miei comportamenti. A qualcuno ho provato a spiegare il mio passato e quel trauma che ha condizionato tutta la mia vita. C'è chi ha ascoltato e compreso (vedi Ale), c'è chi ha ignorato e costruito false credenze, perché tanto è più conveniente. Non importa. Se una persona vuole conoscermi veramente, ci prova. Chi è interessato alla superficie non si spende per andare oltre.

Ritornando alla famiglia felice. Le ore in compagnia del nucleo familiare sono volate, tra chiacchiere e risate. Paola non mi ha chiesto nulla di me - è una donna riservata - ha aspettato che parlassi di mia iniziativa e le ho raccontato qualcosa guardandola negli occhi. Avrei avuto tante altre cose da dirle, rispetto a quello di cui abbiamo parlato, perché lei è in gamba e sa dare consigli utili. Sarà per la prossima volta. Spero che diventeremo amiche.

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