23 ottobre, 2006

Le forme che contano


Nel bel mezzo dell’aperitivo lui mi dice: “Tu non mi fai sangue”. Non capisco e chiedo spiegazioni. “Vuol dire che non mi ecciti, insomma non mi fai bollire il sangue”, aggiunge.
Ovviamente sono rimasta di sasso. Che frase infelice! Di cattivo gusto. Io avrei scelto qualcosa di più soft, della serie: “Non sei il mio tipo”. Lui continua e affonda il coltello nella ferita. Si riferisce alle mie misure un po’ scarse: "Hai solo al prima di reggiseno!".

Ok, non posso farci nulla, sono corta e secca (162 centimentri per 43 chili), non ho mai conquistato per le mie forme spigolose e voglio illudermi che un bel faccino e due occhi azzurri contino ancora qualcosa. Invece, lo so, potrei andare dal chirurgo plastico, ma io adoro rimanere tutta biodegradabile.

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