06 marzo, 2015

Ho sognato il pancione


Mi capita di sognare eventi che poi si verificano nella realtà. Quando li racconto le persone fanno fatica a crederci. Alcuni sono i classici sogni d'immaginazione (non c'è dietro nessun avvenimento futuro), altri sono quasi premonizioni o dialoghi con persone che spesso non riconosco. Nella maggior parte dei casi, i sogni non mi lasciano tranquilla: mi buttano addosso angoscia e ansia. Mi risucchiano tutte le forze. Mi alzo con la stanchezza di chi ha appena finito una maratona. Non sono belle sensazioni.

Di sogni positivi e d'immaginazione ne arrivano pochi. Uno l'ho avuto prima di conoscere Luca. Ho sognato Luca un mese prima d'incontrarlo (le ragazze lo sapevano) e quando l'ho visto veramente sono rimasta scioccata. Mi veniva da svenire. Nel sogno era proprio lui, con i capelli per aria, ingellati e spettinati.

L'ultimo sogno mi sembra più un desiderio. Non qualcosa di realizzabile. Non lo avevo mai fatto e mi sono svegliata con il sorriso. Ho sognato che avevo il pancione. Era estate e andavo in ospedale a trovare Luca (chissà per quale motivo). Insomma, mi sono vista incinta e bella grossa, vestita con un abitino leggero a fiori beige e gialli (non lo possiedo, almeno non ancora). Il padre del bimbo/bimba? Non l'ho visto nella mia immaginazione. Non c'era. Di sicuro, non Luca. Ma la sensazione del pancione era talmente emozionante che mi sono commossa. A volte, basta un sogno per stare bene. Un'iniezione di ottimismo e serenità. Poi, nella vita, tutto può succedere. 

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