14 ottobre, 2014

Non esiste un vaccino contro il mal d'amore

"Non vederti più, farci una risata su. Non vederti più, già dimenticato pure tu". Così cantava Sergio Caputo negli anni '80 (dicendo "dimenticata"). Sarebbe bello allontanare dalla mente un amore finito con un semplice sorriso. Purtroppo non funziona. Anche se l'allegria aiuta lo spirito, per qualche secondo.

Con gli anni e le esperienze sentimentali vissute impari a sopportare meglio le pene d'amore. E ti illudi che il passato e le precedenti relazioni ti siano serviti per "vaccinarti" contro la sofferenza dovuta a una storia chiusa. Pensi che quando arriverà la prossima batosta di una separazione, soffrirai di meno. Sbagliato. Perché se il colpo è duro, l'esperienza non ti dà una mano. E' come cadere da una montagna: più sali in alto e più ti rompi quando caschi giù. 

E così, quando pensi  - grazie all'età - di poter contrastare facilmente, in un batter d'occhio, il momento difficile, combattendo un'unica battaglia, ti accorgi che la situazione è più grave di quella immaginata. Non c'è una sola battaglia da affrontare. Devi iniziare una guerra in piena regola contro il tormento sentimentale, tra pianti, mal di stomaco e inquietudine generale. Con ansia alle stelle, svogliatezza e malesseri di ogni genere. Il virus dell'amore non è lo stesso che avevi giù preso e curato. E' un virus diverso, per cui il vaccino non serve. Il sistema immunitario non riconosce il nuovo "ospite" e ti trovi a lavorarci su da zero.

Il mal di cuore ti spiazza. Non sai mai quanto tempo agirà sulla tua psiche e la tua anima. Lo devi vivere in pieno, altrimenti non ne salti fuori. C'è chi si butta nel limbo, come la mia amica Giulia che da oltre un anno si dispera ancora per l'ex, ormai idealizzato. In questo periodo, Giulia ha avuto altre relazioni, ma le lacrime sono sempre per quell'uomo perduto da 12 mesi e più. Da che cosa dipende questo comportamento? Non lo capisco. Perché lanciarsi in storie che non hanno né capo né coda? Un altro uomo, se non è quello giusto, non è la risposta. Ti fa stare soltanto peggio.

Quello che so è che voglio reagire contro il dolore che ho nel cuore. Voglio mettere in campo tutte le armi in mio possesso per stare bene e riprendermi. Per tornare a sorridere con leggerezza. Il metodo? Buttarsi sul lavoro, incontrare gente nuova, uscire, coltivare interessi, cercando di non rimuginare sul passato. Alla fine, mi voglio troppo bene per non scrollarmi di dosso la negatività. Certo, la guarigione ha il suo iter, lo accetto. Domani non starò bene. Ma intanto provo a sorridere, vado avanti, sperando che la vita mi riservi innumerevoli e meravigliose sorprese.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' successo anche a me, leggendoti ho rivissuto ciò che ho passato anch'io e mi ha colpita, un amore profondo (un po' contrastato) durato quasi 2 anni e mezzo, poi per problemi di carattere forti, un po' per colpa mia, lui alla fine mi ha lasciata. Non ero pronta a questo evento, e con il senno di poi non lo sarei mai stata.
Dopo vari tentativi di riconciliazione mi sono rassegnata. Un dolore lancinante che mi ha perseguitato per quasi due anni!
Tutti e due abbiamo avuto altre persone, ma alla fine io pensavo solo e sempre a lui nonostante i miei sforzi per dimenticarlo, e neanche delle sedute da uno psicologo mi hanno aiutata, e più lo scacciavo via dalla testa, più' ritornava prepotente nei miei pensieri. E' vero, certi amori non finiscono mai, ci sono persone che ci rimangono dentro tutta la vita, che ci piaccia o no…
Ma la pazienza e la fortuna mi hanno premiata, inaspettatamente l'ho incontrato in una fiera e abbiamo ricominciato a frequentarci, oramai è quasi un anno e sono felicissima - anche se siamo scesi a compromessi - ma ora non me lo farò mai più scappare via (per lui ho lasciato il mio ultimo compagno, ma il cuore era là…).
Auguro anche a te di avere fortuna, alla fine nulla è mai scritto e definitivo.
PS: Ma tutto questo è riferito al post precedente? Perché per un'avventura di 72 ore mi sembra un po' eccessivo soffrire così.

inchiostrovivo ha detto...

Ciao! Sono contenta che ora tu sia felice. Alla fine, tutto è andato bene per te.
Sì, il post è riferito a quello precedente. Sembra strana la mia grande sofferenza, ma quando arrivi a provare la felicità al 100% (e prima non l'avevo mai sperimentata in vita mia) il dolore è proporzionale. Non credo che si tratti di quanto tempo sei stato con una persona... si può portare avanti un rapporto per anni e anni non sentire mai quella gioia infinita. Grazie e buona fortuna anche a te! W la felicità totale