30 agosto, 2014

Addio brutti ricordi: una tecnica li trasforma in belli

Estirpare dalla memoria i ricordi di un amore finito, come accade nel film "Se mi lasci ti cancello", potrebbe diventare inutile: un team di neuroscienziati americani è riuscito infatti a invertire le associazioni emotive legate ai ricordi. In pratica, quelli brutti sono stati trasformati in piacevoli. L'eccezionale ricerca, condotta sugli animali e descritta su Nature dagli scienziati del Mit, "fotografa" il circuito cerebrale che controlla come i ricordi si legano a emozioni positive o negative.

Per trasformare in positivi i ricordi negativi si manipolano le cellule celebrali con l'optogenetica, una tecnica innovativa e sperimentale che utilizza la luce per controllare l'attività dei neuroni. «In futuro, potremo essere in grado di sviluppare metodi che aiutino le persone a ricordare le memorie positive più di quelle negative», dice Susumu Tonegawa, direttore del Riken-Mit Center for Neural Circuit Genetics.

Ma, in pratica, come si fa a intervenire sui ricordi? Questi sono composti di molti elementi, immagazzinati in diverse parti del cervello. Il contesto, le informazioni su tempo, luogo e posizione al momento dell'accaduto vengono immagazzinate nelle cellule dell'ippocampo, mentre le emozioni legate a quello specifico ricordo si "annidano" nell'amigdala.

Precedenti ricerche hanno dimostrato che molti aspetti della memoria, comprese le associazioni emotive, sono malleabili. Gli psicoterapeuti hanno approfittato di questo punto debole per aiutare i pazienti che soffrono di depressione e disturbo da stress post-traumatico, ma i circuiti neurali alla base di questo aspetto non erano noti. L'esperimento per ora è stato fatto sui topi, chissà quanto bisognerà aspettare per la sperimentazione umana. Mi offro come cavia.
(da Adnkronos)

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