20 gennaio, 2014

Il Capodanno postumo

Non sono stata molto fortunata con gli ultimi due Capodanni. Nel 2012/2013 ho passato l'ultima notte dell'anno a letto per una congestione, dalle ore 21 in poi. Niente cotechino con lenticchie e niente cin cin. Nell'edizione appena festeggiata (il passaggio dal 2013 al 2014) non mi è andata meglio. Perché dopo i botti e gli auguri ho trascorso il tempo a piangere mentre lavavo i piatti, con il rimmel che colava sul lavello (patemi d'amore). Ora, un Capodanno storto può capitare, ma due di seguito sono un po' troppi. Quindi ho deciso di cambiare le cose. Ho deciso che mi meritavo un Capodanno decente, anche se postumo, con tanto di cena, ballo e brindisi di mezzanotte.

E così ho attuato il mio piano. Ho scoperto che anche un mio amico aveva passato un Capodanno da incubo e gli ho fatto la proposta: "Che ne dici se c'inventiamo un Capodanno postumo, a gennaio? Ci vestiamo bene, prenotiamo un ristorante per la cena e poi andiamo a ballare? Ci meritiamo un vero Capodanno divertente". L'idea è piaciuta al mio amico e l'abbiamo realizzata. Per l'occasione mi sono messa in tiro. Ho sfoggiato lo smalto rosso e un vestito carino (lui era in giacca). Bandite le mutande rosse perché secondo il mio amico portano una "gran sfiga" e noi non vogliamo attirare la cattiva sorte. E così, ci siamo regalati questo momento di svago.

Devo dire che è andata bene. La serata ci ha risollevato il morale e ci ha dato un marcia in più per affrontare dolori e avversità (che al momento sembrano prevalere nelle nostre vite). Certo, non è la stessa cosa che passare il Capodanno con la persona che si ama, quella che vorresti avere sempre accanto. Ma ci si può accontentare. Consiglio a tutte le persone che hanno passato un brutto Capodanno, di riprovarci. Non è mai troppo tardi. Ne vale la pena.

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