17 marzo, 2015

La presunzione di voler cambiare gli altri


Devi cambiare! Se vuoi piacere a Pinco Pallino, devi cambiare
. Anche no. Non credo che le persone possano cambiare davvero. Al massimo sono in grado di smussare gli angoli. Chi nasce quadrato non può morire rotondo. Il punto è: accettare le persone per come sono. Costa fatica? Sì. Nessuno lo nega. Ma se ci tieni, accetti. Una persona non ti piace? Nessun problema. Non la frequenti. Ma chiederle di essere quello che non è mi pare una pretesa assurda.

Mi sono confrontata con questo discorso tante volte. E ho risposto con una battuta: "Se volevo piacere a tutti, nascevo aumento di stipendio". Non capisco questa esigenza di dover piacere a tutti. No, non m'interessa. Gli amici? Pochi, ma buoni. I veri amici sono quelli con cui non ti devi nascondere, non devi portare la maschera. Ti apprezzano così come sei. Non mi stancherò mai di ripeterlo. Se gli amici non si comportano così, allora non sono veri amici, di conseguenza è meglio perderli che trovarli.

Poi, se una persona cambia e riesce a migliorarsi, a imparare da i suoi errori, va benissimo. Tanto di guadagnato. Ma non deve farlo per gli altri. Come ho scritto tante volte, non sono una santa. Ho il mio bel caratterino... poi se guardi più in profondità ti accorgi che sono generosa, affettuosa, disposta al sacrificio per amore, se è necessario.

Domenica, Don Edo durante la messa ha parlato del corso prematrimoniale. Ha domandato ai ragazzi che si accingono a sposarsi di guardarsi negli occhi e chiedersi: "Tu moriresti al posto mio?". Ecco, di questo sto parlando. Solo chi morirebbe al posto tuo. Solo chi si taglierebbe un braccio per te, ti ama. Il resto è una chiacchiera.

Quando ho conosciuto Luca ho capito subito che aveva problemi relazionali. Mi chiedeva tanto (secondo lui ero io a chiedere), mi chiedeva di non mentire mai, di essere me stessa, mi aveva dato un soprannome senza neanche conoscermi, si comportava da innamorato al secondo appuntamento. E quando mi sono lasciata andare è successo un casino.

Sì, Luca ha problemi. Gli viene un attacco di panico soltanto perché ha sbagliato strada o tu hai detto una cosa che lui non ha gradito. E questa è la punta dell'iceberg. Eppure, sapendo dei suoi problemi, del fatto che sarebbe stato difficile stargli accanto, lo avevo scelto. Mi ero detta: "Ok, sarà dura. Non mollo". Mia madre preoccupata: "Ti porterà nel baratro con lui, lascialo stare". Non ho ascoltato, ci ho provato, ho tentato l'intentabile, credendoci fino in fondo. Fidandomi di lui. Al punto da permettergli di torturarmi, di massacrarmi, senza opporre resistenza. L'ho fatto e non sono pentita.

Perché sono convinta che quando tieni a una persona, la prendi "con tutto il pacchetto", non solo quello che ti conviene. Pregi e difetti. E non cerchi di cambiarla. Se tenti di cambiarla, non la ami veramente. Ami l'idea di quella persona trasformata, non la persona per come è veramente.

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