10 febbraio, 2015

Dell'amore vero e infelice


Amore. Tutti parlano d'amore. Tutti sperano d'innamorarsi follemente
. Non è mica facile. A settembre, leggendo una frase su Facebook, ho commentato: "Magari fosse facile amare". Sono convinta di quello che ho scritto. Certo, si può voler bene a tante persone, ma l'amore, quello al 100%, non si trova dietro l'angolo e a volte non si trova mai. Soltanto pochi fortunati lo sperimentano.

Quando mi sono innamorata follemente, in un nanosecondo, ho capito che quella era la cosa più bella che mi era mai capitata. Amore con la A maiuscola. Wow! La prima a sorprendermi sono stata io. Mi sono chiesta: "Com'è possibile? Perché non l'ho mai provato prima?". Una cosa del genere sembra irreale, fuori dal mondo e da ogni logica. Eppure, è successo.

L'amore vero non ha nulla a che fare con il bisogno di avere una persona accanto o il bisogno di una relazione. E così, quando le amiche mi spingono a uscire e conoscere qualcuno, io ci provo. Esco. Incontro gente nuova. I corteggiatori non mi mancano. Il problema? Non è quello che voglio. Le persone non sono interscambiabili. E quando hai dentro un sentimento forte, non puoi barattarlo per qualcosa di diverso.

"Hai mai pensato a un'avventura? Magari si trasforma in qualcosa di più..." mi dice il mio amico Luca (che ci prova). No, non ho mai preso in considerazione un'avventura. Non sono il tipo. Di donne facili ce ne sono già abbastanza in giro. Ma pur volendo, non riuscirei a toccare un altro uomo.

Ho paura. Ho lasciato andare l'uomo della mia vita. Lui non mi ama e ci ho messo una pietra sopra. Ormai fa parte del passato. Ma quello che ho dentro è talmente grande. Indistruttibile. Ci convivo ogni giorno. Il tempo, soltanto il tempo, mi aiuterà a domare questo sentimento, bellissimo e devastante. E quando penso al mio futuro, mi vedo sola, con i miei spettri. Vecchia e immersa nella solitudine.

Come recita Natalie Wood in Splendore nell'erba:
"Se niente può far che si rinnovi all'erba il suo splendore e che riviva il fiore, della sorte funesta non ci dorremo, ma ancor più saldi in petto godrem di quel che resta".  

Nessun commento: