12 settembre, 2014

Possiamo essere telepatici (con la tecnologia)

La telepatia non esiste soltanto nei film di fantascienza. Gli scienziati hanno dimostrato che è possibile anche per noi umani, O quasi. Per la prima volta al mondo è stata sperimentata una trasmissione telepatica" dal cervello di un soggetto a quello di un altro soggetto e lo studio è stato pubblicato sulla rivista Plos One. I due cervelli messi in contatto si trovavano a circa 8 mila chilometri di distanza.

A riuscire nell'impresa sono stati i ricercatori dell'Università di Barcellona (Spagna) insieme ai ricercatori della Harvard University e alla società francese Axilum Robotics. Gli scienziati catalani sono riusciti a trasmettere su una piattaforma internet il segnale prodotto dal cervello di una persona che si trovava davanti ad un computer a Thiruvananthapuram (India). Questo segnale telepatico è stato poi ricevuto da un'altra persona che si trovava a Strasburgo. In pratica, la comunicazione è stata resa possibile grazie a nuove e innovative tecnologie che riescono a tradurre i segnali elettrici prodotti dal cervello umano in codice binario.

In tutto sono state effettuate due trasmissioni. La prima il 28 marzo scorso, la seconda, di conferma, dieci giorni più tardi. Il testo trasmesso era composto dalla parola «hola» (ciao). In tutto si tratta di 140 bits. Per tradurre il messaggio in codice binario i ricercatori hanno chiesto al trasmittente di muovere un piede per tradurre il segnale "0" e la mano per tradurre il segnale "1". Dall'altra parte della rete a Strasburgo, un operatore bendato indossava un casco che è una vera e propria interfaccia "cervello-computer" ha visto dei lampi di luce che corrispondevano appunto ai segnali emessi e ha poi potuto decodificare il messaggio ricevuto.

"Abbiamo usato tecnologie non invasive", ha spiegato Carles Grau, un esperto nel campo delle neuroscienze, a capo della ricerca. "In effetti - ha aggiunto -, possiamo usare il concetto di trasmissione da mente a mente, dato che sia nella sua origine che nella destinazione partecipano le attività di comunicazione cosciente dei soggetti coinvolti". Insomma, la nostra telepatia ha bisogno della tecnologia.

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