18 febbraio, 2008

"Figlia di..."



Non si fa altro che parlare di "figli di". Si sa, la nostra società non è meritocratica. C'è tanta gente valida a spasso soltanto perché ha il nome sbagliato. Mi piacerebbe essere "figlia di", non lo nego. Ma poi penso a mio padre, all'amore immenso che mi ha dato, a tutto ciò che mi ha insegnato. Se oggi sono una persona perbene, educata, lo devo a lui. Non lo tradirò per un posto di lavoro o per un momento sotto i riflettori. Ho avuto di meglio. Grazie pa'

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