30 novembre, 2006

Briglie sciolte

Ti capita mai di sentire in anticipo ciò che sta per accaderti? Mi è successo in passato e non si è trattato mai di lieti eventi: ad esempio, un incidente in moto di papà, risolto con un ginocchio malandato. Un momento analogo l'ho rivissuto quest'estate, quasi si trattasse di una premonizione. In quel caso ho completamente ignorato il mio istinto. Risultato? L'ennesima cazzata. Pazienza. E infine mi è successo di recente, giusto la settimana scorsa. Stavo raccogliendo i mille cocci della mia anima quando mi arriva la telefonata. Chi se lo aspettava? "Sto venendo a Torino, ceniamo insieme? Così ci conosciamo meglio!". Presa alla sprovvista, senza la possibilità di una ceretta riparatoria e con una gran voglia di vederlo, ho accettato. Ma poi, ripensandoci su - fanculo i pelacci - mi sono tirata indietro. Saremo finiti a letto. E poi? Per me altro dolore. L'amore è tutto, tranne che un passatempo. No, insopportabile, ne ho già abbastanza così. Grazie. Lui mi rimprovera: "Non mi conosci, ci siamo visti una volta soltanto". "Errore" mi verrebbe da urlargli "Ti conosco come le mie tasche. Non ti rendi conto di essere un libro aperto?". Ma ho taciuto. Ah, il mio incantatore. E' difficile mantenere il rapporto sul piano dell'amicizia, soprattutto quando si è fragili. A volte basta volersi un po' bene, ricordando quello che è stato. Il resto non conta.

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