E’ possibile che inconsapevolmente viviamo in Matrix? E’ possibile che il mondo sia una immensa simulazione virtuale della realtà? Leggendo lo studio di Brian Whitworth, un fisico neozelandese dell’università di Massey (Albany, Auckland) qualche dubbio salta in mente. Senza mezzi termini, lo scienziato afferma: “L’Universo è una realtà virtuale generata dalle elaborazioni delle informazioni”. E continua: “Il concetto di realtà virtuale ci è solitamente noto dai mondi online, ma il nostro mondo come realtà virtuale è solitamente oggetto per la fantascienza piuttosto che per la scienza”. Insomma, se non altro ammette che l’ipotesi è un po’ bizzarra, ma la considera comunque un modello da non scartare a priori.
Il concetto di base su cui si fondano le sue epotesi è questa: se le tutte le leggi della fisica si possono esprimere con una elaborazione di informazioni, e un'elaborazione di dati è realtà virtuale, allora il mondo potrebbe essere una realtà virtuale.
Il concetto di base su cui si fondano le sue epotesi è questa: se le tutte le leggi della fisica si possono esprimere con una elaborazione di informazioni, e un'elaborazione di dati è realtà virtuale, allora il mondo potrebbe essere una realtà virtuale.
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