02 febbraio, 2015

Gioire a fare del bene


La mamma mi telefona durante il lavoro. "Tesoro, qui sono appena arrivate due suorine dall'Africa e non hanno nulla, se non l'abito che portano addosso. Posso regalare le tue vecchie lenzuola da lettino? Quelle del periodo universitario?".

La risposta è ovvia: "Ma certo, apri l'armadio e prendi pure tutto quello che può servire alle suorine. Se ho lasciato roba a casa tua, significa che non mi serve". E la mamma commenta: "Il cuore grande della mia bambina". Boh, a me non sembra di aver fatto qualcosa di speciale...

Adesso che ci penso, non è la prima volta che regalo biancheria. Quando ho lasciato il vecchio appartamento di Milano in affitto, preso poi da un collega di lavoro, al collega che è subentrato nel mio vecchio nido ho regalato lenzuola e piumone. A me non servivano perché erano per un letto a una piazza e mezza. Mentre nella nuova casa ho un letto a due piazze.

Ricordo che il collega rimase colpito dal mio gesto di generosità e accetto con piacere il mio cadeau. Le lenzuola erano nuove e di marca (non Ikea, come quelle che ho attualmente). Idem il piumone. Il favore al collega mi è pure tornato indietro sotto forma di altri favori. Perché se ho bisogno di qualcosa, il collega è sempre disponibile.

A volte basta un piccolo gesto di generosità, che a noi non costa nulla, per aiutare qualcuno e farci sentire persone migliori. Un tweet di Papa Francesco non mi ha stupita.
"Il vero amore non bada al male ricevuto.
Gioisce a fare del bene"
Applico questo comportamento tutti i giorni: mi rende felice. Il sorriso è assicurato.

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