08 aprile, 2015

La figuraccia con l'assistenza dello scooter


Primavera. E' tempo di usare lo scooter. Un amico mi chiede:
- Parte?
- Perché non dovrebbe partire? - rispondo - Il mio scooter è nuovo, non ha neanche un anno.
- Sai, la batteria - mi spiega l'amico - dopo un po' si scarica se le due ruote sono ferme da tanti mesi.
- Davvero?
- Prova ad accenderlo.
- Ok

In effetti, lo scooter non parte. L'amico ha ragione. E qui inizio a smadonnare. "Ma porca pupazza! Ci voleva pure questo!". Devo capire come risolvere con la batteria, convinta che il problema sia lì, e chiamo un meccanico vicino casa che vuole 30 euro soltanto per ricaricare la batteria. Alla faccia, 30 euro. 

Demoralizzata chiedo un favore a un amico: - Non è che puoi venire con i cavi e aiutarmi a ricaricare la batteria? 
L'amico sembra disponibile e questo mi solleva da un peso (30 euro risparmiate). 

Decido che voglio riprovare ad accendere lo scooter. Un altro tentativo. Non parte, ma mi accorgo che il quadro rimane acceso per minuti. Possibile che sia la batteria? Se il problema fosse questo, il quadro si dovrebbe spegnere. Strano.

Chiamo l'assistenza e spiego la situazione: - Lo scooter non parte, penso sia la batteria, ma il quadro rimane acceso. Possibile?

Il meccanico mi dice: - Lei si ricorda che per avviare lo scooter non basta soltanto premere il pulsante ma deve tenere il freno tirato? 
- Eh no, non me lo ricordo. 

Che figuraccia! In effetti, lo scooter parte, se tengo il freno. Sono io che con l'Alzheimer galoppante non ricordo più come si accende. Fail.

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