Incontro un vecchio compagno di liceo, dopo tanti anni. Entrambi abbiamo un lavoro che ha a che fare con la scrittura e così lui si mette a parlare di scuola e della prof di italiano, latino e greco (una sola persona).
- Ti ricordi che nel primo tema, in quarta ginnasio, sei stata l'unica a prendere un 10? - dice lui.
- No, non me lo ricordo. Mi ricordo la guerra psicologica con la prof di italiano.
Già al tempo del liceo non ero una ragazzina plasmabile. Non mi facevo influenzare. Ragionavo con la mia testa e spesso esponevo le mie opinioni. Sempre controcorrente. Alla prof tutto questo non piaceva. E così, dopo una prima settimana di idillio con l'insegnante, sono iniziati i disaccordi tra noi e di conseguenza i dispetti.
Le davo fastidio come potevo. Sapevo che non sopportava le unghie colorate, per cui ogni giorno arrivavo in classe e le mostravo le mie unghie dipinte, a mo' di arcobaleno. Per esempio, una mano di colore giallo e una mano arancione. Oppure ogni dito con una nuance diversa, ovviamente accesa: dal verde smeraldo, al nero, fino al fucsia, prendendo in esame tutto lo spettro cromatico.
Siamo andate avanti così per due anni. Poi, finito il ginnasio, ho cambiato professori e non ho avuto più bisogno di usare smalti "elettrici". Le mie unghie sono tornate candide, senza niente.
In prima liceo, quando l'ex prof del ginnasio mi ha vista senza smalto, mi ha chiesto:
- Come mai non hai le unghie colorate?
Ho risposto in modo schietto:
- Mettevo lo smalto per provocarla e infastidirla. Adesso non è più necessario.
Alunna batte prof: uno a zero.
Foto di Ricostruzione Unghie Bologna
03 dicembre, 2013
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