Il marmo è freddo, troppo freddo. Anche d'estate, con il sole a picco e 45 gradi all'ombra. Così freddo che quando ci appoggio la mano ho paura che il palmo s'incolli alla superficie. Il pensiero è fastidioso, ma non mi ferma. Tocco quel marmo di ghiaccio, ci metto sopra le dita, lentamente, e le lascio lì per quanche secondo. Accarezzo la lapide e così saluto papà: ciao pa'.
Una mano più o meno all'altezza della testa (ricordo bene la posizione del feretro durante la muratura) e due sillabe.
In un attimo il gelo passa dalla mano al braccio e come un fascio di corrente elettrica arriva al cuore, pronto a stordirmi, a togliermi il respiro. Che brutta sensazione.
Questo è il mio rito, l'esatta sequenza di gesti e pensieri, ogni volta che entro nella piccola cappella.
Guardo la foto nella cornice d'ottone: papà è sorridente - i suoi occhi azzurri si abbinano al grigio pallido del marmo. Penso a quanto volte l'ho abbracciato e quanto desidero coccolarlo, come facevo di solito dopopranzo. Lui sulla sedia a fumare l'ultima sigaretta con un pezzetto di cioccolato tra le mani ed io dietro la sua schieda a dargli bacini sulle guance e una marea di carezze.
Vorrei stare immobile davanti a quel marmo, a osservare i piccoli cambiamenti della struttura: una zanzara morta sul pavimento, una minicrepa dell'intonaco, la finestra schizzata dalla pioggia. Con quei dettagli rimango ancorata alla realtà, mentre la mente vaga nei ricordi più belli di quando ero bambina. "Papà vieni a vedere la partita di tennis? Papà andiamo al mare? Papà facciamo un giro in moto? Papà, che cosa regaliamo alla mamma?".
Eppure non posso stare immobile, mamma mi ordina: "Su, dài, cambia l'acqua ai fiori e spazza per terra... Ricordati anche di pulire i vetri".
Mamma non è come me, deve darsi da fare, deve mettere tutto in ordine. Perfetto. Ha bisogno di curare suo marito anche adesso che non c'è. Mi fa tenerezza. E' così attiva nel suo lavoro di casalinga cimiteriale. Proprio una brutta sensazione.
25 febbraio, 2009
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3 commenti:
Non saprei dirti di preciso cosa ma questo post mi ha dato qualcosa di buono. Trovo tanto una bella cosa la tua voglia di stare immobile quanto l'atteggiamento di tua mamma di voler sistemare tutto... ogniuno di noi ha il nostro modo di ricordare, onorare e voler bene.
@ormoled
Mi fa piacere :-)
queste tue parole, nei confronti di tuo padre, mi hanno profondamente commosso. par quasi di leggere una poesia. forza e coraggio. un'abbraccio sincero. angelo. (www.cedrocomo.blogspot.com)
p.s.: non fumare, non fumare. hai bisogno di sfogarti con amici veri. ciao.
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