23 marzo, 2009

Così scrive Dagospia (e io riporto). Della serie: la crisi è soltanto per i poveracci, mica per i manager!

In TelecomItalia sembra che il manager Enrico Parazzini (direttore finanziario fino all'8 agosto scorso) abbia ricevuto 7,1 milioni di euro lordi per 7 mesi di lavoro.
La notizia è finita a piè di pagina del "Sole 24 Ore" dove si spiega che il 63enne milanese Parazzini ha ricevuto 620mila euro di bonus e un importo di 6,5 milioni a titolo di retribuzione lorda, di indennità di trasferta, di transazione, di incentivo all'esodo, di ferie non godute e di buonuscita.
Chi sarà mai questo Parazzini che per soli 7 mesi di lavoro riesce a portarsi a casa un compenso superiore a 10 anni di fatiche di Mario Draghi? Chi è questo genio della finanza che Franchino Bernabè inonda di denari mentre 5mila dipendenti di Telecom vengono messi in mezzo a una strada?
La risposta va cercata nell'eredità che la nuova Telecom ha ricevuto dalla vecchia gestione Pirelli dove personaggi come Carlo Buora, Riccardo Ruggiero (detto "frettella") e Marco De Benedetti avevano contratti blindati e supergarantiti. Così, quando il genio Parazzini è passato da TelecomItalia Media alla guida della finanza di TelecomItalia, si sono aperti i forzieri del paradiso, una prospettiva che non si aprirà probabilmente per Luca Luciani, lo "storico" di Waterloo che adesso se ne sta in Brasile e l'anno scorso ha guadagnato 1 milione di euro.

Dagospia

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