31 gennaio, 2010

Se il film che non somiglia al libro da cui è tratto

Muriel Barbery, l'autrice del best seller L'eleganza del riccio, non ha motivo di lamentarsi: il film tratto dal suo libro, Il riccio, è abbastanza fedele alle pagine. Certo, mancano alcuni personaggi secondari, come il nipote drogato del condomino morto, oppure il segretario di Kakuro. Per il resto la pellicola segue rigorosamente la storia, senza cambiare i fatti.

La stessa cosa non posso dire del film di Tom Ford, A single man, tratto dal romanzo di Cristopher Isherwood (Un uomo solo pubblicato da Adelphi). Tra scritto e girato le differenze sono tantissime e anche molto profonde. Isherwood si sarebbe di certo opposto al film, e a ragione. Ma siccome è defunto, non può difendere la sua opera "sventrata".

Vediamo quali sono le differenze più marcate.

Nel film il protagonista, il prof di letteratura George, maneggia una pistola e manifesta istinti suicidi.
Nel romanzo non c'è alcuna arma da fuoco, nessun accenno a un desiderio di morte, il protagonista si sente solo, ma non è disperato.


Nel film George vuole andare al funerale di Jim, ma la famiglia non lo invita.
Nel romanzo la famiglia di Jim vorrebbe Goerge al funerale, ma George decide di non andare.

Nel film Jim dichiara di non essere mai stato con una donna.
Nel romanzo Jim ha avuto Doris, che ha tentato di sposarlo.

Nel film il pomeriggio di George si svolge così: svuota la scrivania, va in banca, compra pallottole e viene rimorchiato da un ragazzo spagnolo al supermercato.
Nel romanzo il pomeriggio di George si svolge così: pranza al campus con colleghi, va a trovare Doris (nel film questo personaggio non esiste) e poi va in palestra. Non incontra mai il ragazzo spagnolo.

Nel film Kenny sembra attratto da George, lo segue.
Nel romanzo Kenny pensa soltanto a come organizzare il sesso con Lois, una donna.

Insomma, sembrano due storie diverse. E ho citato solo le differenze più eclatanti.
Nonostante le divergenze tra opera letteraria e cinematografica, il film non è male. Cosa mi è piaciuto di più? Il bel fondoschiena nudo di Colin Firth (nella foto con Julianne Moore). Solo quello vale il biglietto del cinema.

29 gennaio, 2010

I virus potenti dei bambini

Vado a Roma a trovare i miei dolci nipotini, due angioletti di 4 e 2 anni. Il più piccolo non è in forma: ha un po' di tosse e un lieve raffreddore. Niente di grave, è spesso alle prese con il naso gocciolante, ma non ha un decimo di febbre.
Lo stesso virus su di me ha un effetto devastante. Torno a Milano con il mal di gola, le tonzille gonfie e la febbre a 38. Chiamo mia sorella per chiedere se anche il bimbo è peggiorato. Macché. "Salta come un grillo, non ha più niente!" mi risponde lei. Ah... Bene... Rivoglio il sistema immunitario che avevo da bambina.

Addio J.D. Salinger

A pochi giorni dalla scomparsa di Erich Segal, ci lascia anche J. D. Salinger, grande autore de Il giovane Holden. Negli anni Novanta feci leggere Il giovane Holden alla mamma. Lei lo bollò con una frase negativa: "Ha tutta la volgarità tipica di uno scrittore di oggi". Quando le ho fatto notare che il volume era datato 1951, quasi non ci credeva.
Tutti si domandano perché Salinger si sia ritirato dopo il successo di questo romanzo. Io no. Se una persona decide di abbandonare un mestiere, perché deve dare spiegazioni?
Addio J.D.


28 gennaio, 2010

Buon compleanno sorellina! In video

Inviato via mms, un video di pochi secondi del mio volto mentre canto:

Tanti auguri a te
tanti auguri a te
tanti auguri sorellina

Tanti auguri a te.

Ecco il mio pensiero per mia sorella. Non è come un regalo, ma è più piacevole della classica telefonata di auguri.
Lei lo ha ricevuto mentre era in ufficio, per cui il video è stato visto anche le colleghe. Tutte entusiaste.

22 gennaio, 2010

Berlusconi song

Ne ho abbastanza.
E' dissoluto e vecchio.
I capelli non sono i suoi
e anche se i chirurghi gli hanno ritoccato gli occhi
non vede quanto sia diventato volgare.
....
Nella villa a Milano mi fa sentire parte dell'arredamento.
....

Queste sono alcune frasi della canzone che si intitola Don Giovanni in Rai. L'autore Michael Nyman ha scritto il testo, immaginando che a cantarlo sia Veronica Lario a Silvio Berlusconi.

Impossibile snobbare Isherwood

Alla fine ho comprato il libro di cui ho parlato l'altro giorno. Un uomo solo di Christopher Isherwood (Adelphi). La cusiosità ha preso il sopravvento.
Inizierò la lettura domani mattina, sul volo Milano-Roma. 148 pagine scritte a caratteri grandi si leggono in fretta.

21 gennaio, 2010

Una canzone contro la depressione

Mr. Norris, Isherwood e Grazia Cherchi

Alla Feltrinelli di piazza Cavour mi cade l'occhio sul libro da cui è tratto il film con Colin Firth (nella foto con Julianne Moore): A single man. Leggo il nome dell'autore e quasi non ci credo: Christopher Isherwood!
Non so che fare: lo compro o non lo compro? Temporeggio, ma alla fine decido di lasciar stare. Niente romanzo. Meglio pensarci bene. Il motivo di questa indecisione è che ho già letto un grande titolo di Isherwood, Mr. Norris se ne va, e ho paura che A single man non sia all'altezza. A farmi scoprire Isherwood è stato un volume (raccolta di articoli) di Grazia Cherchi, Scompartimento per lettori e taciturni che riprendo in mano appena tornata a casa. Non ricordo quale frase della Cherchi mi ha spinta verso Isherwood che poi ho tanto amato.
Grazia scrive: "E' tornato di nuovo a uscire quel gioiello di humour e vivace malinconia che è Mr. Norris se ne va. Ho una passione, lo confesso, per Isherwood, ma tra tanti suoi libri - da Addio a Berlino a Ottobre - il mio preferito è proprio Mr. Norris. Dello scrittore inglese ammiro anche la straordinaria onestà e il suo anarco-individualismo". Grazie, Grazia.

20 gennaio, 2010

Attrice dalla gambe pelose


Con le gambe piene di peli, modello macho super-irsuto. Ecco come l'attrice Mo'nique si è presentata ai Golden Globes. Ha persino alzato il vestito per mostrare meglio il suo "boschetto".
Se il messaggio è: "Le donne non devono soffrire per farsi belle" allora perché quei tacchi altissimi e scomodissi? Ballerine e via.

19 gennaio, 2010

Addio Erich Segal

Oggi è morto lo scrittore americano Erich Segal, per un infarto all'età di 72 anni. Ero adolescente quando ho letto un suo romanzo: la classe. Un titolo prestato da una compagna di classe e mai più ripreso in mano. Era il 1986, credo. Mi ricordo che l'ho adorato: era la prima volta che mi affacciavo alla letteratura americana e già ne ero rimasta incantata.

Il romanzo parlava di Kissinger, di Harvard e di altri politici illustri. Negli anni 90 ho provato a cercare questo testo, ma è fuori catalogo da una vita. Mi piacerebbe tanto rileggerlo. Magari con la maturità di oggi lo gusterei di più.
Addio Erich, mi hai regatalo attimi di piacevole lettura e riflessione. Stai bene, ovunque tu sia.

Le locuste sanno dove mettere i piedi


Le locuste fanno attenzione a dove mettono i “piedi”, come l’uomo. Non per evitare le pozzanghere, ma per salire le scale o per percorrere tragitti impervi. A guidare i loro passi non sono le antenne, ma gli occhi. Questo significa che per camminare usano il cervello. “Le locuste hanno un controllo motorio specializzato simile a quello di esseri umani, scimmie o polpi, pur possedendo pochi neuroni” dice Jeremy Niven dell’Università di Cambridge che ha pubblicato la scoperta su Current Biology. A dimostrare questa tesi ci sono le foto ad alta velocità scattate agli insetti mentre si arrampicano sulle scale. La tecnica visiva di spostamento è particolare. Innanzitutto le locuste usano un occhio per volta, quello sul lato dell’arto da muovere (non dispongono di visione binoculare). E poi guardano soltanto dove va appoggiata la zampetta prima di avanzare, senza seguire il passo con lo sguardo.

Baarìa, film polpettone

Quanti sbadigli davanti al film di Giuseppe Tornatore, Baarìa. Il polpettone più polpettone che abbia mai visto. Mi meraviglio delle lodi sperticate della critica e mi chiedo: io e i critici abbiamo guardato lo stesso film? A un certo punto mi sono messa a mangiare perché non sapevo che fare: stavo morendo di noia. La pellocola è molto lontana dal capolavoro Nuovo cinema Paradiso.

Aggiunta del giorno dopo: a 24 ore di distanza dalla pubblicazione di questo post (oggi, 20 gennaio) leggo che Baarìa non ha passato la selezione per gli Oscar. Il Corriere online titola: Eliminazione flash per Tornatore. Com'è che non sono meravigliata?

18 gennaio, 2010

Una minuscola rana trasparente


Una spedizione di ricercatori che lavora per la Reptile and Amphibian Ecology International ha scoperto nelle foreste dell'Ecuador una trentina di nuove specie animali tra serpenti, lucertole, gechi e rane. Nella lista c'è anche la vipera più lunga del mondo.
La rana trasparente (nella foto) sembra essere la specie più carina. Chiamata "rana di vetro", ha le dimensioni di una capocchia di spillo e nidifica negli alberi vicini all'acqua.

Anche il Cile ha il suo Berlusconi


Sebastian Pinera, uno degli imprenditori più ricchi del Cile, è appena diventato presidente della Repubblica con il 52 per cento dei voti. Tanti i punti in comune con il nostro capo del Consiglio, Silvio Berlusconi. Vediamone qualcuno.

Berlusconi vs Pinera

1- entrambi imprenditori di successo

2- entrambi possiedono una televisione

3 - entrambi di centro-destra

4- entrambi al secondo posto nella classifica degli uomini più ricchi del proprio paese, secondo Forbes.

La differenza più marcata è che Pinera ha tutti i capelli e non li tinge. Per il resto Berlusconi e Pinera si somigliano pure.

17 gennaio, 2010

Colin Firth


L'attore inglese Colin Firth parla benissimo in italiano. Lo ascolto mentre rilascia un'intervista sul suo ultimo film per la regia di Tom Ford. Mi chiedo come mai conosce la mia lingua e su Wikipedia scopro che ha una moglie italiana e vive tra Londra e Roma.
Colin è il Mr. Darcy dei film di Bridget Jones, ossia è il principe azzurro che ama Bridget "per quello che è": cicciottina, combina-guai e casinista.
La scrittrice britannica che ha inventato Bridget, Helen Fielding, si è ispitata proprio a Colin quando ha partorito il personaggio di Darcy-principe azzurro. In effetti Colin è un Darcy perfetto: carino, serio, semplice, rispettoso e di sani principi. E pure colto (Darcy è un avvocato).
Se Jane Austen avesse conosciuto Colin, avrebbe pensato a lui per Mr. Darcy di Orgoglio e pregiudizio. In effetti l'attore, prima di Bridget Jones, ha già avuto il ruolo di Darcy nel film Pride and Prejudice del 1996 e può essere che la Fielding vedendo quella pellicola ne sia rimasta affascinanta. Come darle torto. Colin è l'incarnazione di Mr. Darcy, è l'uomo ideale che le ragazze sognano leggendo romanzi e di cui tutte si vorrebbero innamorare.

14 gennaio, 2010

La prima cosa bella


Fa ridere il film di Paolo Virzì: "La prima cosa bella". Anche se la storia è tragica.
Valerio Mastandrea che parla con cadenza livornese è davvero uno spasso.

Forte come Ercole e Sansone. A 104 anni


Qualche giorno fa è morto "l'uomo più forte del mondo". Joe Rollino, italo-americano, ex pugile e body builder, aveva la bellezza di 104 anni. A stroncarlo un minibus che lo ha travolto in una strada di Brooklyn. Mica una malattia.

In giuventù Rollino era in grado di sollevare 280 chili con un dito. Ma da centenario aveva ancora una forza sovrumana. Un amico che lo ha incontrato l'anno scorso mi ha raccontato che all'età di 103 anni piegava una monetina di centesimo con due dita. "Ricordo che si è scusato perché non riusciva più a piegare una moneta più spessa - mi dice l'amico - come faceva una ventina di anni prima". Un mix di Ercole e Sansone invecchiato senza perdere la sua forza. Che potenza.

12 gennaio, 2010

La crisi economica ci invecchia

Secondo una ricerca scientifica del Philips Center of Health and Well-Being la "mezza età" inizia a 35 anni e non più a 40. Almeno in America. La crisi economica ha innescato una sorta di invecchiamento veloce negli over 30, accelerando il normale ciclo biologico. Ecco come si spiegano quei 4 nuovi capelli bianchi che ho in testa. Tutta colpa della congiuntura globale.

Doooooolce!

Oggi ho un calo di zuccheri.

11 gennaio, 2010

Scoperto un ragno dalle gambe lunghe


Un nuovo ragno dalle zampe lunghissime è stato scoperto in Israele dai ricercatori dell'Università di Haifa. Con ben 14 centimetri di "stacco coscia" detiene il titolo di ragno più grande (di questo tipo) in Medio Oriente.
L'aracnide (nella foto) è stato appena individuato, ma già rischia l'estinzione: il suo habitat, una piccola zona sabbiosa nella regione di Arava, è minacciato dalle coltivazioni. "La scoperta di questo ragno ci obbliga a preservare la duna" dice Uri Shanas dell'università di Haifa.
Questo ragno, che è stato battezzato con il nome di Cerbalus aravensis in onore alla zona, preferisce vivere di notte. La sua tana è un buco nella sabbia protetto da una specie di porta formata da granelli di sabbia "incollati insieme". Secondo Shanas nella sabbia di quest'area potrebbero vivere altri esseri, magari non ancora scoperti. Chissà.

Una cura per gli occhi? L'ombretto


Gli occhi bellissimi Cleopatra li deve al suo ombretto. Il make-up sulle palpebre ha protetto la regina d'Egitto da fastidiosi problemi alla vista, regalandole uno sguardo ammaliante. Più aggiungeva colore alle palpebre, appesantendo gli occhi e caricando il trucco, e più si autoproteggeva dai malanni della retina.
La scoperta pubblicata sul Journal Analitical Chemistry spiega che la causa di questo effetto di protezione era dovuto ad alcuni sali, come per esempio i nitrati, contenuti negli ombretti, sostanze capaci di stimolare il sistema immunitario contro l'aggressione dei batteri. E così quel nero intenso sotto le sopracciglia è stato un elisir di bellezza per la sovrana. Una vera e propria "vitamina C" per la vista. Rughe a parte.

08 gennaio, 2010

Alloggi troppo cari a Milano? Si vive in condivisione

Milano è diventata una città per ultraricchi: se non ha un conto in banca a sei zeri, col cavolo che compri casa all'ombra della Madunina. Anche l'affitto di un monolocale è diventato un lusso, come spiega questo articolo del Corriere, al punto da costringere le persone a condivisioni (forzate) di alloggio.

Dividere casa con estranei non è più un sacrificio da fare negli anni squattrinati dell'università. E' l'esigenza del milanese moderno. Se sei single e con uno stipendio normale potresti essere costretto alla condivisione a vita. Non importa che età hai: 35 oppure 40 anni. Con una busta paga media non puoi pretendere neanche un loculo al Monumentale. E così sei costretto a dividere le mura di casa con altre persone. A meno che non sposi un Paperone o vinci al Superenalotto: entrambi due probabilità molto molto remote.

Oggi sono entrata in un 'agenzia per chiedere il prezzo di vendita di una mansarda di 60 mq in zona Brera. Sottolineo: mansarda, ossia sottotetto. Costo: 390 mila euro. Ma sono pazzi? Neanche fosse ricoperta d'oro. Quando ho detto che il mio budget era molto inferiore e che cercavo comunque qualcosa di piccolo, un mono-micro-locale, mi hanno risposto: "allora dobbiamo spostarci verso via Sarpi". In pratica quello che posso permettermi è un "buco" nella chinatown. Sono abbattuta :-(

06 gennaio, 2010

Il cacatoio di Louis Vuitton


...La vedi quella borsa di Vuitton accanto ai piedi? E' una sacca di contenimento delle feci.

Così Niccolò Ammaniti scrive nel romanzo "Che la festa cominci" (pag. 149), parlando di un personaggio che caca in pubblico in una borsa di Vuitton. Lo scrittore romano cita nuovamente la sacca fecale di Vuitton a pag. 315.

Il messaggio potrebbe essere questo: la griffe francese è così disponibile che farà di tutto per soddisfare i vostri "bisogni", nel vero senso della parola.

Per caso Ammaniti odia Vuitton quanto me? E' probabile. Io, innamorata da sempre delle borse di Vuitton, sono stata tradita dall'azienda da cui ho deciso di divorziare definitivamente. Presto mi butterò su una Bulgari molto sfiziosa.
I commessi di Vuitton devono imparare l'umiltà: non sanno che il cliente ha sempre ragione.

05 gennaio, 2010

Milano, 22 dicembre 2009

Queste le mie foto della grande nevicata a Milano.
Chiunque può scaricarle senza problemi.
















In stazione, al freddo con un costoso biglietto Eurostar di prima classe

Torino, stazione di Porta Nuova, 13 dicembre, ore 14. Temperatura: zero gradi centigradi.
Sto aspettando l'Eurostar per Milano e ho un biglietto di prima classe che costa 32 euro (se non ricordo male). Il treno non è ancora al binario e la stazione è tutta un cantiere: non c'è un posto per riparasi dal freddo.
Vedo una sala d'attesa per i clienti Eurostar e mi rincuoro. Penso: ecco dove posso andare a scaldarmi. Entro nella sala e il dipendente delle Ferrovie mi dice che non posso rimanere lì.
- Ma ho il biglietto Eurostar! Di prima classe! - mi giustifico
- Da adesso non basta il biglietto - mi dice il dipendente FS, per quella sala bisogna avere un tot di punti di non so che...
- Ah
Esco con il volto nero. Incazzata e con i piedi gelati. Altri passeggeri vengono vomitati dalla sala per lo stesso mitivo. Nessuno ha questi fantomatici punti, di conseguenza la sala è vuota.
Morale: se siete alla stazione di Porta Nuova in attesa dell'Eurostar, copritevi bene. Nella sala non si entra. Non importa quanto sia costato il biglietto di prima classe.

Body scanner in aeroporto? Prendo il treno

Al body scanner non ci sto. Non mi va di beccarmi radiazioni inutili. Chi mi dice che alla lunga non facciano male? Per quanto ne so (e ho una laurea scientifica) tutte le radiazioni possono essere nocive e io non desidero rischiare la mia salute.
Se in aeroporto mettono il body scanner, allora mi converto al treno. Il viaggio diventa più lungo, ma almeno ho la certezza di arrivare SANA e salva.