30 novembre, 2006

Briglie sciolte

Ti capita mai di sentire in anticipo ciò che sta per accaderti? Mi è successo in passato e non si è trattato mai di lieti eventi: ad esempio, un incidente in moto di papà, risolto con un ginocchio malandato. Un momento analogo l'ho rivissuto quest'estate, quasi si trattasse di una premonizione. In quel caso ho completamente ignorato il mio istinto. Risultato? L'ennesima cazzata. Pazienza. E infine mi è successo di recente, giusto la settimana scorsa. Stavo raccogliendo i mille cocci della mia anima quando mi arriva la telefonata. Chi se lo aspettava? "Sto venendo a Torino, ceniamo insieme? Così ci conosciamo meglio!". Presa alla sprovvista, senza la possibilità di una ceretta riparatoria e con una gran voglia di vederlo, ho accettato. Ma poi, ripensandoci su - fanculo i pelacci - mi sono tirata indietro. Saremo finiti a letto. E poi? Per me altro dolore. L'amore è tutto, tranne che un passatempo. No, insopportabile, ne ho già abbastanza così. Grazie. Lui mi rimprovera: "Non mi conosci, ci siamo visti una volta soltanto". "Errore" mi verrebbe da urlargli "Ti conosco come le mie tasche. Non ti rendi conto di essere un libro aperto?". Ma ho taciuto. Ah, il mio incantatore. E' difficile mantenere il rapporto sul piano dell'amicizia, soprattutto quando si è fragili. A volte basta volersi un po' bene, ricordando quello che è stato. Il resto non conta.

14 novembre, 2006

L'uomo misterioso. Parte seconda

Ho appena sentito il mio appuntamento al buio. Manderà l'autista a prendermi! Wow! Non sono mai uscita con uno che ha l'autista, giuro. Mi pare così strano. Certo, se il suo intento era quello di fare colpo, c'è riuscito. Alla grande.
Adesso il problema è: cosa indossare? Lui sicuramente sarà in giacca e cravatta. Standard. E a me non rimane che buttarmi sul classico: tubino nero (giacca o cardigan?) e stivale.

13 novembre, 2006

L'uomo misterioso

L’appuntamento al buio fallisce sempre, miseramente. Chissà perché l’ho accettato. Sarà perché la mia amica è stata convincente?
“Fidati, ti piacerà. Lo conosco da tanto tempo, è proprio il tuo tipo”.
O perché ho voglia di incontrare persone nuove? Già la parola "tipo" mi sa di fregatura. Accanto al termine avrei tanto preferito associare aggettivi come bello, affascinante, irresistibile, ma la mia amica è stata telegrafica in questo. Ha aggiunto con enfasi soltanto:"Vedrai!". Beh, per forza, l’incontro è fissato per dopodomani. Di lui so davvero poco: è un avvocato romano sulla quarantina e si chiama come il mio papà (un punto a suo favore). Il resto lo ignoro. Una vera sorpresa. E se poi lui non mi piace? L’appuntamento al buio fallisce sempre…

08 novembre, 2006

Solita freddura sui carabinieri

Questa barzelletta mi è arrivata via email. Cosa aggiungere? Il tempo passa, ma tutto sempra rimanere lo stesso.
Un sorriso a tutti voi:
Una ragazza straniera sta guidando la sua auto parecchio sopra il limiti di velocità quando un carabiniere spunta da dietro una curva e le mette in bella mostra la paletta: "Favorisca i documenti prego!".
La ragazza presa dal panico: "Do... documenti? Scusi, cosa è documenti?".
"I documenti sono quella cosa in cui si vede la sua faccia e che mi dimostra chi è lei!".
La ragazza fruga nella borsetta, tira fuori uno specchietto, lo apre, vede la sua immagine riflessa e lo porge al carabiniere che, guardandoci dentro esclama rilassato: "Beh, poteva dirlo che era un collega!".

07 novembre, 2006

Una Iena al gate

Seduta al gate in tutta tranquillità e in compagnia di un libro di Carver, stavo aspettando il mio aereo quando mi si palesa davanti una sagoma scura. Alzo gli occhi: è un uomo vestito di nero. Lo riconosco subito, è uno delle Iene. Lo saluto e gli chiedo come mai si trova lì. A lui basta questo per dirmi: “Ciao, posso sedermi vicino a te?”. Potevo rispondergli di no? Iniziamo a chiacchierare come se fossimo vecchi amici, prendendoci in giro all’occorrenza. Lui mi spiega che i capelli rossi sono un handicap per gli uomini di comunicazione perché non aiutano la carriera, mentre le donne traggono vantaggio, soprattutto nel mondo dello spettacolo, dal pelo color del fuoco. Lo guardo con poca convinzione e lo lascio continuare. Si capisce che ama parlare, tenere banco, sorride spesso e mi guarda dritto negli occhi. “Carino, non mi faccio intimidire da uno sguardo diretto”. Lui mi domanda cosa faccio, dove vivo, dove ho studiato, se sono fidanzata. Cerco di rispondere senza entrare nei dettagli, in fondo un po’ di mistero piace, e poi perché dovrei raccontare la mia vita a un tizio appena conosciuto, per quanto simpaticissimo? Il nostro bla bla bla prosegue: “Sai cara, è bello parlare con te. Qui ho trovato una certa aria ostile nei miei confronti, solo adesso mi sto rilassando”. “Ci credo, sei venuto a girare un servizio sulla ‘ndrangheta! Non ti potevano stendere il tappeto rosso, ti pare?”. Abbozza un leggero complimento e io lo placco subito: “Lascia perdere, non mi piacciono i complimenti”. Cos’altro posso dirgli? Occorre mantenere le distanze: lui è sposato e ha due figli. “Mannaggia!” penso tra me e me. E poi è arrivata l’ora di imbarcarsi. Salendo sull’aereo lui mi domanda: “Ci scambiamo l’email?”. Subito dico di no, ma poi ci ripenso quando lo osservo mentre afferra il mio bagaglio a mano, lo porta sull’aereo e lo sistema nelle cappelliere. Un vero cavaliere. Il volo procede silenzioso, io in prima classe, lui molto dietro di me. Attendo con ansia il momento di salutarlo e di lasciargli le mie coordinate. Ma scesa a terra, mi accorgo che è sull’altro bus: lo ribeccherò? Sì, eccolo. Di fretta mi chiede: “la tua mail?”. Gliela dico a voce, ma è complicata, non la ricorderà, sono sicura. Infatti, non mi ha mai scritto.

02 novembre, 2006

Pensieri e pseudopensieri in ordine sparso

1. Lavorare troppo fa aumentare lo stress e fa anche ingrassare, uomini e donne in egual misura. Lo sostengono i ricercatori inglesi dell’università di Leeds. Bastano 9 ore di lavoro al giorno e il nostro organismo si ribella. Un consiglio: per scongiurare la cellulite e mantenere il ventre piatto abbandonate la dieta che tanto non dà soddisfazione e uscite prima da lavoro, o rimanete in ufficio e fate finta di lavorare.

2. Esiste una nuova patologia, si chiama Sexsomnia ed è la richiesta di sesso mentre si dorme. Si tratta di una forma di sonnambulismo molto rara e non è curabile. Che peccato fare sesso e non ricordarlo il giorno dopo!

3. Ho scoperto da poco le calze autoreggenti. Una gran comodità, mica stringono le cosce come pensavo! Solo un dubbio: non mi farà freddo alla patata?

4. “Tu hai sete d’infinito, e l’infinito ha sete di te”. Una frase notevole di Rob Brezny, quello dell’oroscopo di Internazionale. Per commentare un assioma del genere occorre impasticciarsi fino al midollo, ma io non ho intenzione d’intossicarmi. Pazienza, rimarrò nell'ignoranza.